Assist serie A, dopo undici giornate di campionato la classifica degli assistman della massima serie italiana ha un dominatore assoluto: Nuno Tavares. Il portoghese della Lazio stacca tutti, con un totale di 8 assist: a distanza insegue De Ketelaere, con 5, mentre gli altri sono stati almeno doppiati dal terzino portoghese, visto che Lookman e Lukaku ne hanno collezionati 4 a testa.
Un dominio che si riflette anche a livello europeo: per scovare qualcuno che tenga numericamente testa a Tavares bisogna andare a pescare in Liga, al Barcellona, dove anche Raphinha è a quota 8. Sì, ma in 12 partite… Se invece di spaziare geograficamente, andiamo indietro nel tempo, il record, per un giocatore difensivo, di assist in Serie A appartiene a Pablo Armero che, con il Napoli edizione 2011/12, ne collezionò dieci in una singola stagione. In prospettiva decisamente alla portata, ma i numeri raccontano anche altro: l’impatto devastante che Nuno Tavares sta avendo sulla Serie A.
Un percorso altalenante, poi l’esplosione in Serie A
Il cammino di Nuno Tavares ha attraversato varie tappe, non sempre facili. Partito dallo Sporting Lisbona, il portoghese ha trovato un trampolino di lancio al Benfica: da lì le sue prestazioni furono notate dall’Arsenal che lo portò a Londra nel 2021. Tuttavia, l’avventura inglese ha riservato sfide non semplici, culminate in periodi di alti e bassi, tanto che i Gunners lo prestano al Marsiglia, dove fa bene (6 reti in 39) presenze, poi un’esperienza al Nottingham Forest costellata da infortuni che ne limitano la continuità.
E così, la scorsa estate, la Lazio scommette su di lui. Prestito con obbligo di riscatto a una cifra decisamente abbordabile (attorno ai 6 milioni), con l’Arsenal che si riserva però un 30% sulla futura rivendita. La scommessa si rivela vincente.
Una scommessa vincente, sorprendentemente, proprio a livello di assist: perché il dato che stupisce è che nelle passate stagioni il punto di forza di Nuno Tavares, nelle passate stagioni, non erano mai stati gli assist. Al Benfica 7, ma in 41 partite. Al Marsiglia di fa notare più per i gol (6) che per gli assist, dove la sua casella registra un desolante zero, in 39 presenze. Decisamente non meglio con l’Arsenal: un gol e due assist in 28 presenze.
Un segno evidente che in tutto questo c’è anche lo zampino di Baroni e dell’impianto di gioco della Lazio: l’allenatore ha saputo valorizzare le doti di Nuno Tavares, inserendolo in un sistema di gioco che premia la spinta offensiva e le qualità atletiche. Il portoghese ha ripagato la fiducia con una serie di prestazioni che lo hanno reso una presenza dominante, al punto da impressionare pubblico e critici. Grazie alla sua capacità di rompere gli schemi e creare occasioni, è ormai diventato un punto di riferimento insostituibile.
Velocità dirompente: Tavares, l’arma offensiva di Baroni
Il suo modo di interpretare il ruolo di terzino sinistro è audace, basato sulla capacità di scardinare le difese avversarie con progressioni improvvise e incisive. La sua velocità, unita alla capacità di trovare i compagni con passaggi precisi, lo rendono una risorsa chiave per la Lazio.
Basti, tra tante, la partita con il Genoa, dove, dopo aver superato un paio di avversari se ne è andato sulla fascia per poi mettere in mezzo un assist che Noslin ha trasformato in gol. Se la sua forza è l’attacco, il lavoro difensivo rimane un aspetto in cui continuare a crescere, ma intanto la Lazio ha trovato in lui un difensore capace di fare la differenza e di dare un contributo determinante nella corsa agli obiettivi stagionali.
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