Buon anno/Happy New Year a tutti i fedeli lettori dei miei articoli (posso scrivere “lettori” invece di “lettore” …?!). La serie sui Cult Heroes tornerà la prossima settimana visto che questo weekend è dedicato alla FA Cup; ho pensato che sarebbe stato carino scrivere i miei cinque ricordi più vividi del mitico torneo inglese. Originalmente pensavo di scriverne dieci ma con cinque sono già al limite delle parole, soprattutto per il poverino che deve controllare il mio italiano scarso, quindi mi sono fermato a cinque!
HIGHBURY 1984, LA MIA PRIMA DELUSIONE CALCISTICA
La stagione 1983/1984 è stata la mia prima come tifoso attivo del Southampton, grazie al mio abbonamento nella gradinata per le famiglie. La squadra era veramente forte e siamo arrivati alle semifinali della FA Cup, giocando contro l’Everton nel campo neutro di Highbury. Avevo 9 anni a all’epoca non era consigliabile per un giovane come me tentare la fortuna in gradinata a una partita non casalinga. Mia nonna era un’amica della moglie del Presidente del Southampton e abbiamo quindi ricevuto due biglietti per la tribuna mentre mio padre e il suo amico sono andati nella gradinata dietro la porta.
Il nostro migliore centrocampista, Steve Williams, ha giocato infortunato e questo è stato il motivo per cui non siamo riusciti a sbloccare la partita. Dopo novanta minuti, il risultato era ancora sullo zero a zero e idem per i primi ventinove minuti dei tempi supplementari; la rete vittoria dell’Everton è arrivata con un colpo di testa di Adrian Heath, il giocatore più basso in campo, con quello che è stato probabilmente l’unico gol della sua carriera fatto in quella maniera. Non ricordo niente della partita, solo quello che è successo al fischio finale. I tifosi dell’Everton hanno fatto un’invasione di campo per festeggiare e ci è mancato poco che entrassero anche sul terreno di gioco anche i tifosi del Southampton, chiaramente non per dire “in bocca al lupo per la finale” … Dopo qualche minuto di anarchia sono arrivati i cavalli della polizia (sembrava come l’inizio di una corsa di ippica) che sono stati molto efficaci e hanno svuotato velocemente il campo. È stata la stagione migliore dei Saints, semifinalisti della FA Cup e secondi in campionato. Essendo la mia prima stagione ho pensato che sarebbe stato sempre così…
WHITE HART LANE 1990, LA MIGLIORE TRASFERTA
Torniamo nel Nord Londra per questa partita di terzo turno, in una trasferta del Southampton contro il Tottenham. Gli Spurs erano una forza in quel periodo, con Gazza (Paul Gascoigne, assente per questa partita) e Gary Lineker come due giocatori chiavi. Ma anche i Saints non scherzavano, con una squadra giovane squadra giovane giocando che giocava con 4-2-4 come modulo. Non tutti gli avversari sapevano come affrontare queste onde d’attacco; ovviamente ogni tanto qualcosa andava storto e abbiamo subito qualche sconfitta pesante, ma quel pomeriggio a White Hart Lane è arrivata solo una grande gioia. Siamo stati fortunati con i biglietti, pescando posti nella prima fila del secondo anello della tribuna direttamente dietro la porta, insieme a seimila altri tifosi del Southampton. Abbiamo beccato un “prime position” per vedere una bella vittoria in trasferta per 3 a 1, con Matt Le Tissier che ha giocato una partita fantastica sotto la pioggia. Questa partita rimane ancora al primo posto nella mia lista di trasferte preferite.
PRENTON PARK 2001, LA DISFATTA DI TRANMERE
Qui siamo al quinto turno della FA Cup, gli ottavi. Questa è stato un replay, infatti il Southampton aveva pareggiato in casa contro il Tranmere, una squadra di terza divisione e, come regola, la partita è stata ripetuta a Prenton Park, in casa della squadra di Birkenhead, un sobborgo di Liverpool che non vuole essere un sobborgo di Liverpool, ma preferisce essere semplicemente Birkenhead. Il sorteggio per i quarti di finale era già avvenuto e l’eventuale vincitore avrebbe giocato contro il Liverpool nei quarti, un bel regalo soprattutto per il Tranmere. All’intervallo il regalo sembrava lontano con il Southampton in vantaggio per tre a zero contro l’avversario di terza divisione.
Abitavo già in Italia e all’intervallo ho prenotato un volo a casa per il weekend dei quarti di finale. È stata la mamma di tutte le gufate infatti questo vantaggio è diventato di due gol, poi un gol, poi niente; l’ex attaccante dei Saints, Paul Rideout, ha fatto una tripletta. Lui amava la FA Cup, aveva segnato anche il gol vincente per l’Everton nella finale del 1994 contro il Manchester United. Tutto era scritto nelle stelle, una sola squadra avrebbe segnato il gol decisivo della partita ed è stato un altro ex giocatore dell’Everton, Stuart Barlow, che ha fatto il quattro a tre per il Tranmere. La rimonta umiliante si è completata. Ho preso comunque il volo prenotato, un fine settimana a casa vale sempre la pena anche se non c’era una partita da vedere!
THE MILLENIUM STADIUM 2003, L’ORGOGLIO GIALLO-BLU
Questa è l’unica finale della FA Cup che ho visto di persona. Il Southampton è arrivato all’ultimo atto; in quegli anni si giocava a Cardiff mentre Wembley era in fase di rinnovamento. L’avversario era l’Arsenal, durante uno dei periodi di maggior splendore della squadra di Londra nel panorama calcistico inglese. Abbiamo giocato contro i Gunners in campionato pochi giorni prima, mettendo in campo parecchie riserve, e la partita è terminata sei a uno per l’Arsenal. Non era stato un buon segnale ma in una partita secca tutto poteva succedere.Entrambe le squadre giocano in bianco-rosso ma il Southampton è stata considerata la squadra in trasferta, quindi, ha messo la maglia giallo-blu, considerata di ottimo auspicio in quanto indossavamo quella stessa maglia quando abbiamo vinto la finale della FA Cup contro il Manchester United nel 1976, dove c’era la classica bandiera “Yellow and Blue versus Manchester Who?” (Giallo e Blu contro Manchester Chi?).
La città è stata in fermento nei giorni prima della finale e il giorno della partita (sono tornato dall’Italia un paio di giorni prima) abbiamo preso il treno da Southampton a Cardiff, tutti rigorosamente vestiti in giallo e blu. Il Millenium Stadium è nel luogo perfetto, proprio accanto alla stazione nel centro città e abbiamo fatto un bel giro prima del match. È stata la prima partita della storia ad essere giocata con il tetto chiuso per via della pioggia; sembrava una partita serale. Onestamente la partita è stata una grande delusione, l’Arsenal ha dominato ma ha segnato un solo gol grazie a Robert Pires nel primo tempo. I ricordi della partita sono un po’ vaghi per via del tempo, ma abbiamo avuto una sola vera occasione proprio all’ultimo minuto. Comunque non c’erano dubbi sulla vittoria dei tifosi del Southampton sugli spalti in quanto i tifosi dell’Arsenal erano ormai abituati a giocare finali e a vincerle. Un tifoso dei Saints ha fatto una bella battuta fuori dallo stadio dicendo ad ogni tifoso dei Gunners che ha trovato “Sorridi, hai vinto”. Per loro è stata semplicemente una partita come qualsiasi altra.
THE DELL 1995, RONNIE ROSETNHAL SUPERMAN
La stagione 1994/1995 è stata la stagione migliore di Matt Le Tissier, infatti l’allenatore del Southampton, Alan Ball, aveva una fiducia totale in lui e gli ha dato carta bianca in campo, parlando del modulo 1-9-1; il portiere, Le Tissier e nove altri. La squadra era ben messa nella classifica di Premier League, dopo aver ottenuto la salvezza all’ultima giornata nella stagione precedente. Le speranze erano alte per una buona prestazione nella FA Cup. Negli ottavi abbiamo pescato il Tottenham in trasferta, come nel 1990, e questa volta Le Tissier ha pareggiato i conti con un rigore per portare le due squadre a una seconda partita al The Dell.
Le partite serali nella vecchia casa del Southampton erano sempre una meraviglia, con solo quindicimila posti l’atmosfera, infatti, è sempre stata molto calda. Il primo tempo è stato dominato dai Saints e siamo andati all’intervallo in vantaggio per due a zero, con il primo gol di Neil Shipperley e un altro rigore di Le Tissier. Il Liverpool aspettava il vincitore della partita e abbiamo iniziato a pensare agli orari dei treni… poi è entrato in campo Ronnie Rosenthal all’inizio del secondo tempo. Onestamente avevamo più paura di Jurgen Klinsmann che di Ronnie Rosenthal, un giocatore più conosciuto per essersi mangiato il gol più clamoroso della storia della Premier League nel 1992. C’è una frase in inglese “Every dog has it’s day”, “Ogni cane ha il suo giorno”, e quel giorno è stato quello di Rosenthal, che ha segnato prima due gol nel secondo tempo completando poi la tripletta nei tempi supplementari. Il Southampton poi è crollato, infatti il Tottenham ha fatto ben tre altri gol nel secondo tempo dei tempi supplementari. Primo set Tottenham per sei a due. Dopo l’umiliazione in campo la situazione non era molto meglio in tribuna. I nostri abbonamenti erano accanto a un settore utilizzato dai tifosi ospiti nelle partite della FA Cup, quando la legge prevedeva più biglietti per gli ospiti. Chiaramente i tifosi di Tottenham non ci hanno risparmiato. Una serata memorabile in maniera negativa che comunque rimane molto viva nei miei ricordi della FA Cup.
Qui concludiamo, con la metà dei ricordi che vi volevo raccontare. Non è che c’è una grande anticipazione di questo terzo turno, tante squadre giocheranno con le riserve, parecchi stadi saranno mezzi vuoti, purtroppo il calcio moderno ha altre priorità. Per me la cosa peggiore è stata l’abolizione del replay, dava un vero aiuto economico alle squadre piccole e le partite sotto i riflettori sono sempre state emozionanti. Va beh, pazienza, almeno abbiamo i nostri ricordi!
Adam Grapes
(Credits: Getty Images)
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