Lara Colturi e lo sci alpino, un binomio in cui l’Italia c’entra in maniera evidente ma a beneficiare dell’exploit della sciatrice nata a Torino è l’Albania. A Killington, con il rientro in pista di Federica Brignone, le attenzioni sono tutte focalizzate sul duello tra le due atlete. Colturi, ovvero il cognome che sta riscrivendo la storia dello sci alpino, torna sotto i riflettori dopo il colpaccio di Gurgl.
La diciottenne di origini italiane, ma in gara sotto la bandiera albanese, ha dimostrato di poter sfidare anche le migliori atlete al mondo. Mentre la campionessa americana Mikaela Shiffrin si prepara a infrangere il muro delle 100 vittorie in Coppa del Mondo, il prossimo fine settimana sulle piste di Killington promette emozioni forti, con il ritorno di Federica Brignone come leader del team italiano.
Una stella in ascesa: chi è Lara Colturi?
Lara Colturi non è solo una giovane promessa dello sci, ma il risultato di una pianificazione familiare unica. Figlia di Daniela Ceccarelli, oro olimpico a Salt Lake City nel 2002, e di Alessandro Colturi, Lara ha deciso di prendere una strada non convenzionale. A soli 15 anni, ha abbandonato la federazione italiana per gareggiare sotto i colori albanesi, il paese d’origine della madre.
Questa scelta, maturata dalla famiglia Colturi, è stata dettata da motivazioni precise: la necessità di garantire a Lara un percorso di crescita tecnica più libero rispetto alle rigide regole della FISI. La federazione italiana non ha accolto la proposta di mantenere un team personalizzato, gestito direttamente dai genitori.
L’Albania, invece, ha offerto un’opportunità unica, affidando a Daniela Ceccarelli il ruolo di direttore tecnico del settore agonistico. “Abbiamo sempre voluto lavorare in armonia come famiglia, e grazie alla federazione albanese abbiamo potuto proseguire su questa strada”, ha spiegato Daniela Ceccarelli. Una scelta coraggiosa, che oggi sta portando i suoi frutti.
Colturi e il confronto con le grandi
L’impresa di Gurgl ha fatto inevitabilmente scattare paragoni con atlete come Sofia Goggia e la stessa Mikaela Shiffrin. A soli 18 anni, Lara ha raggiunto risultati che Goggia ha centrato diversi anni più tardi, avendo conquistato il suo primo podio in Coppa del Mondo solo a 24 anni. Nonostante la giovane età, Lara ha già dimostrato di poter competere ai massimi livelli, mettendo in difficoltà Shiffrin stessa, che a Gurgl è comunque salita a quota 99 vittorie in carriera.
Killington: il ritorno di Brignone e le ambizioni italiane
Il prossimo fine settimana, le piste di Killington faranno da palcoscenico per un nuovo capitolo della stagione di sci alpino. Federica Brignone, prima italiana a conquistare la Coppa del Mondo generale nel 2020, torna su una pista che ha segnato momenti importanti della sua carriera: una vittoria nel 2018 e un secondo posto nel 2019. Forte del recente trionfo a Soelden, la valdostana arriva con l’obiettivo di confermarsi ai massimi livelli, sfidando rivali come Mikaela Shiffrin e Lara Gut-Behrami.
Brignone, simbolo di resilienza e continuità, rappresenta il presente dello sci italiano, ma non è sola. Accanto a lei, il team azzurro si presenta con atlete del calibro di Marta Bassino, Roberta Melesi e Lara Della Mea, pronte a dare battaglia. Allo stesso tempo, Lara Colturi, con il suo talento prorompente, incarna il futuro del movimento, e chissà, magari in azzurro.
Anche per Lara, Killington ha un valore speciale: qui ha ottenuto i suoi primi punti in Coppa del Mondo e torna con l’obiettivo di consolidare il suo status tra le migliori.
Prospettive per Lara e il futuro dello sci alpino
Dopo l’infortunio al crociato patito nel 2023, Lara Colturi è tornata più forte che mai. La sua scelta di rappresentare l’Albania ha creato polemiche, ma ha anche permesso alla giovane atleta di crescere in un ambiente armonico, supportata da una programmazione familiare meticolosa. Nonostante ciò, Daniela Ceccarelli ha lasciato aperta la porta a un possibile ritorno di Lara sotto la bandiera italiana in futuro.
Intanto, Lara guarda avanti. Killington rappresenta solo l’inizio di una stagione ricca di sfide, in cui spera di confermare quanto di straordinario ha mostrato a Gurgl. La federazione italiana, invece, dovrà riflettere sull’occasione persa, mentre il team nazionale si prepara a mescolare esperienza e gioventù, con le veterane Brignone e Bassino a fare da guida.
Con il talento di Lara Colturi e il ritorno di Federica Brignone, il weekend a Killington si preannuncia ricco di emozioni. La giovane piemontese sta dimostrando che le scelte coraggiose pagano, e se continuerà così, potrebbe scrivere pagine indimenticabili nella storia dello sci alpino. Per ora, non resta che tifare e guardare cosa accadrà sulle nevi del Vermont.
Le gare a Killington inizieranno sabato con il gigante (prima manche alle 16, seconda alle 19), seguito dallo slalom domenica, agli stessi orari. RaiSport trasmetterà l’evento in diretta.
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