Italia in semifinale di Coppa Davis contro l’Australia: la sconfitta di Musetti contro Cerundolo ha costretto Jannik Sinner a caricarsi gli Azzurri sulle spalle e dare il là a una rimonta entusiasmante. L’altoatesino, insieme a Matteo Berrettini, è stato a sorpresa protagonista anche del doppio che ha portato il punto decisivo.
L’Italia supera l’Argentina con qualche brivido e vola in semifinale di Coppa Davis, dove affronterà l’Australia in una riedizione della finale dello scorso anno. Decisiva la vittoria di Jannik Sinner e Matteo Berrettini nel doppio contro Gonzalez e Molteni, una scelta che ha premiato Filippo Volandri ma che non ha mancato di suscitare stupore. Perché Volandri ha sostituito entrambi i componenti del doppio, inizialmente affidato ai collaudatissimi Simone Bolelli e Andrea Vavassori?
Italia-Argentina, quarto di finale al cardiopalma
La sfida contro l’Argentina non è iniziata nel migliore dei modi. Lorenzo Musetti, opposto a Francisco Cerundolo, ha subito una netta sconfitta (6-4, 6-1) che ha messo subito gli azzurri in svantaggio. “Mi è mancato un po’ tutto”, ha ammesso Musetti al termine di un match in cui il suo servizio e la sua capacità di tenere lo scambio non sono stati all’altezza.
Ci ha pensato poi Jannik Sinner a riportare la sfida in equilibrio. Il numero uno del mondo ha dominato Sebastian Baez con un perentorio 6-2, 6-1, dimostrando ancora una volta la sua capacità di prendere in mano situazioni difficili. “Ce l’abbiamo solo noi Jannik Sinner”, cantavano i tifosi italiani presenti a Malaga, che hanno sostenuto la squadra con cori incessanti e un entusiasmo contagioso.
Italia-Argentina, il doppio con Sinner: coraggio e rischio
Con l’1-1 sul tabellone, la decisione di Filippo Volandri di puntare su Sinner e Berrettini al posto della collaudata coppia Bolelli-Vavassori è stata un azzardo. Alla fine, però, la coppia inedita ha saputo reggere la pressione, battendo 6-4, 7-5 i due specialisti argentini Gonzalez e Molteni, semifinalisti in tre Slam quest’anno.
“Lo avevamo provato ieri”, ha spiegato Volandri, sottolineando come la scelta fosse stata condivisa dal team. “Avevamo un’idea precisa, ma ci dovevamo aggiornare dopo il singolare: i ragazzi erano tutti d’accordo. È fondamentale avere più opzioni per il doppio. L’affiatamento tra Berrettini e Sinner – dice Volandri spiegando il segreto della scelta – ci dà una flessibilità che possiamo sfruttare contro avversari diversi”.
Berrettini, apparso particolarmente a suo agio sulla superficie veloce, ha contribuito in modo decisivo con il suo servizio, che ha raggiunto picchi di velocità superiori ai 210 km/h, e con una solidità mentale che ha fatto la differenza nei momenti chiave. “Ho lavorato tutto l’anno per arrivare qui, giocare con Jannik è bellissimo”, ha dichiarato il tennista romano, lodando la sinergia con Sinner. Dal canto suo, il numero uno del mondo ha definito l’esperienza “un’emozione diversa”, evidenziando il loro rapporto di amicizia anche fuori dal campo.
Coppa Davis, per l’Italia di Sinner cammino tra passato e futuro
L’Italia, che lo scorso anno ha conquistato la sua seconda Coppa Davis a 47 anni di distanza dalla prima, si presenta con la determinazione di confermare il titolo. Il doppio, spesso sottovalutato, ha già dimostrato il suo peso specifico nelle competizioni a squadre, e la coppia Sinner-Berrettini potrebbe rappresentare una risorsa preziosa anche per il futuro.
Coppa Davis, ora la semifinale con l’Australia
Il prossimo ostacolo sarà l’Australia, forte di una coppia di doppio formata da Matthew Ebden e Jordan Thompson, due specialisti che hanno già dimostrato il loro valore. Ebden, campione olimpico, è noto per la sua freddezza nei momenti decisivi, mentre Thompson ha vinto gli US Open 2024 in coppia con Max Purcell. Contro avversari di questo calibro, l’Italia dovrà essere perfetta, evitando di trovarsi nuovamente costretta a giocarsi tutto nel doppio decisivo.
Resta da vedere se Volandri opterà ancora per il duo Sinner-Berrettini o tornerà a schierare i più rodati Bolelli e Vavassori. Le scelte nei singolari saranno altrettanto cruciali, con Berrettini che, su questa superficie, appare l’opzione più sicura rispetto a Musetti.
Un sogno che si accende
L’Italia sogna di bissare il successo dello scorso anno, riportando in alto il tennis azzurro nel panorama mondiale. La coppia Sinner-Berrettini ha dimostrato che, se gestita con attenzione, può essere un’arma letale. La semifinale contro l’Australia sarà il banco di prova definitivo per valutare la solidità delle scelte tattiche di Volandri. E, chissà, potrebbe essere il passo decisivo verso un altro trionfo che entrerebbe nella storia dello sport italiano.
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