Il caso di Jannik Sinner continua a scuotere il mondo del tennis. La vicenda legata alla positività al Clostebol rilevata a marzo durante il Masters 1000 di Indian Wells si avvicina a un punto cruciale, con la decisione del TAS attesa dopo gli Australian Open. Tra chi ha espresso il proprio sostegno al numero uno del mondo, spicca Filippo Volandri, capitano della Nazionale italiana di tennis, che in un’intervista al Quotidiano Sportivo ha espresso con fermezza la sua posizione.
Volandri: “Un’ingiustizia storica”
Volandri non usa mezzi termini per difendere il talento altoatesino. “Non voglio crederci, sarebbe l’ingiustizia più grande della storia. Jannik è una persona onesta e ha fornito prove inconfutabili della sua estraneità a qualsiasi comportamento scorretto. Ma se c’è una persona con le spalle larghe per affrontare tutto questo, quella è proprio lui”, ha dichiarato al QS. Le parole del tecnico livornese sottolineano l’importanza di Sinner non solo come atleta, ma anche come simbolo di integrità nel mondo dello sport.
Il ruolo di Sinner nella Nazionale e le scelte difficili
L’intervista ha toccato anche altri aspetti, come il recente trionfo in Coppa Davis, il secondo consecutivo per l’Italia, e il ruolo di Sinner all’interno della squadra. Volandri ha evidenziato come il gruppo azzurro rappresenti un mix unico di talento e spirito di squadra, pur ammettendo le difficoltà nel prendere decisioni strategiche. “Non è semplice farle, resterà sempre la parte più difficile del mio ruolo. Mi è costato lasciare a casa Arnaldi e Cobolli o dire a Musetti che non avrebbe giocato contro l’Australia. Ci è rimasto male, ma siamo una squadra di amici, pronti a sostenerci a vicenda”, ha spiegato.
Il capitano ha anche elogiato il lavoro psicologico svolto con i giocatori, definendolo un elemento chiave per mantenere la Nazionale tra le migliori del mondo. “Non significa vincere tutto ogni anno, ma rimanere costantemente ai vertici”, ha aggiunto.
Il 2025 di Sinner, tra allenamenti e incertezze
Dopo un 2024 da sogno, concluso come numero uno del mondo e con successi che includono due Slam e le ATP Finals, Sinner si sta dedicando alla preparazione per la nuova stagione. Dopo un breve periodo di pausa, l’altoatesino sarà impegnato a dicembre in attività con gli sponsor e premi legati alla Federazione Italiana Tennis e Padel, per poi volare a Dubai, dove condurrà un periodo di allenamento intenso. Il programma richiama quello svolto ad Alicante nel 2023, che si è rivelato fondamentale per costruire una stagione trionfale.
Sul fronte del caso Clostebol, Sinner è accusato di negligenza per l’uso di una crema applicata da un membro del suo staff. La WADA ha comunque presentato ricorso, portando la vicenda davanti al TAS. Il Clostebol è classificato tra le “sostanze non specificate”, con sanzioni che variano da provvedimenti discipliari lievi a un massimo di due anni di squalifca. Tuttavia, in caso di colpa accertata, la squalifica minima è di un anno.
Le parole di Volandri non lasciano spazio a dubbi: il capitano azzurro vede in Sinner un leader e un esempio di correttezza. La vicenda TAS rappresenta una prova difficile, ma il supporto dell’intero mondo del tennis italiano sembra in grado di sostenere il campione in questo momento delicato. Qualunque sarà l’esito, Sinner ha dimostrato di essere all’altezza non solo dei successi, ma anche delle sfide più dure.
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